
9 novembre 2023
Il Whistleblowing in Italia: panorama normativo e le novità del 2023
Introduzione al Whistleblowing
Il whistleblowing, traducibile in italiano come “segnalazione di irregolarità”, rappresenta un elemento fondamentale nel panorama aziendale e legale. Permette ai dipendenti di denunciare illeciti all’interno delle aziende, contribuendo così a garantire trasparenza e integrità. Le norme che regolano il whistleblowing sono cruciali per assicurare che i lavoratori possano fare queste segnalazioni senza timore di ritorsioni
La protezione del Whistleblower
In Italia, la tutela del whistleblower è garantita dalla legge. La Legge 179/2017 stabilisce che i lavoratori che denunciano illeciti non possono essere licenziati, trasferiti o demansionati a causa della loro segnalazione. Queste misure di protezione sono vitali per incoraggiare i dipendenti a venire avanti con informazioni importanti senza paura di conseguenze negative
Tipologie di Whistleblowing
Whistleblowing interno
Il whistleblowing interno si verifica all’interno di un’organizzazione. Questo tipo di segnalazione è spesso il primo passo per affrontare irregolarità o negligenze. Le aziende moderne incoraggiano attivamente questo tipo di segnalazioni, stabilendo canali di comunicazione protetti e anonimi per i loro dipendenti. Ciò può includere linee telefoniche dedicate, indirizzi email anonimi o persino sistemi di segnalazione online. L’obiettivo è creare un ambiente in cui i dipendenti si sentano sicuri nel segnalare problemi senza paura di ritorsioni. La fiducia e la trasparenza sono elementi chiave in questo processo.
Whistleblowing pubblico
Nelle situazioni in cui i meccanismi di whistleblowing interno non sono presenti, non funzionano adeguatamente o quando il whistleblower non si sente al sicuro nel segnalare internamente, può ricorrere al whistleblowing pubblico. Questo può assumere varie forme, come la segnalazione alle autorità di controllo, ai media, o tramite i social network. Questo tipo di whistleblowing può essere più rischioso per il segnalante, data la possibile esposizione pubblica, ma è spesso un mezzo efficace per attirare l’attenzione su pratiche aziendali scorrette o illegali, specialmente in casi di interesse pubblico o di gravi violazioni etiche o legali.
Whistleblowing anonimo e non anonimo
Un altro aspetto da considerare è la scelta tra whistleblowing anonimo e non anonimo. Mentre l’anonimato può offrire una maggiore sicurezza al segnalante, in alcuni casi la segnalazione non anonima può essere più efficace, in quanto permette un dialogo diretto e un seguito più accurato dell’indagine. Tuttavia, la decisione di rimanere anonimi o meno dipende in gran parte dal contesto specifico e dalla natura dell’illecito segnalato.
Whistleblowing e protezione dei dati
È fondamentale che le aziende che implementano sistemi di whistleblowing interno garantiscano la conformità con le leggi sulla protezione dei dati, come il GDPR nell’Unione Europea. Questo include assicurare che le informazioni personali del segnalante siano protette e trattate in modo confidenziale, a meno che la divulgazione non sia necessaria per indagare adeguatamente sulla segnalazione.
Ruolo delle autorità esterne
In alcuni casi, soprattutto quando le segnalazioni riguardano illeciti gravi o quando esistono fondati timori di ritorsioni, il segnalante può rivolgersi a enti esterni come l’ANAC in Italia. Questi enti offrono ulteriori canali di segnalazione e possono agire come mediatori o indagatori indipendenti in situazioni complesse o delicate.
Casi tipici di Whistleblowing
Frode e corruzione
I casi più comuni di whistleblowing riguardano frodi e corruzione all’interno delle aziende. Questo può includere sottrazione di fondi, manipolazione di contabilità, corruzione in processi di appalti o licitazioni, e altre forme di comportamento illegale che compromettono l’integrità finanziaria e operativa dell’organizzazione. I whistleblowers che rivelano queste pratiche giocano un ruolo cruciale nel prevenire la perdita di risorse aziendali e nel mantenere standard etici elevati.
Violazioni della sicurezza sul lavoro
Un altro ambito importante riguarda la sicurezza sul lavoro. I dipendenti possono segnalare condizioni di lavoro insicure o non conformi alle normative vigenti. Queste segnalazioni sono fondamentali per prevenire infortuni o situazioni pericolose sul luogo di lavoro, assicurando che l’azienda aderisca alle leggi e normative sulla salute e sicurezza dei lavoratori.
Mancata conformità normativa e legale
Le segnalazioni possono anche riguardare violazioni di normative legali o regolamentari, come quelle relative alla protezione ambientale, ai diritti dei consumatori, o alle leggi sul commercio e sulla concorrenza. La segnalazione di queste violazioni aiuta a garantire che le aziende operino in modo legale ed etico, proteggendo al contempo l’interesse pubblico.
Abusi sui diritti dei lavoratori
I whistleblowers spesso portano alla luce abusi sui diritti dei lavoratori, come sfruttamento lavorativo, discriminazioni, o molestie sul posto di lavoro. Queste segnalazioni sono essenziali per tutelare i diritti dei lavoratori e garantire un ambiente di lavoro rispettoso e sicuro.
Violenza e minacce alla salute pubblica
Le segnalazioni possono anche riguardare situazioni che minacciano la salute pubblica, come la commercializzazione di prodotti insicuri o la violazione di norme igienico-sanitarie. In questi casi, il whistleblowing può prevenire gravi rischi per i consumatori e la comunità in generale.
Uso improprio delle tecnologie e della privacy dei dati
Con l’evoluzione tecnologica, un crescente numero di segnalazioni riguarda l’uso improprio delle tecnologie, come violazioni della privacy dei dati, abuso di sistemi informatici, o mancata protezione contro attacchi informatici. Questi casi sono particolarmente rilevanti in un’era in cui la protezione dei dati e la sicurezza informatica sono di fondamentale importanza.
Evoluzione e importanza del Whistleblowing
Il whistleblowing ha guadagnato rilevanza a seguito della crisi finanziaria globale del 2008, che ha evidenziato la necessità di maggior trasparenza e responsabilità aziendale. Eventi mediatici come WikiLeaks e i Panama Papers hanno ulteriormente cambiato la percezione dei whistleblower, da semplici informatori a difensori della giustizia. Questo cambiamento di percezione ha spinto governi e aziende ad adottare normative più stringenti per proteggere e incentivare il whistleblowing
La Direttiva Europea del 2019 sul Whistleblowing
Questa direttiva ha imposto a tutti gli stati membri dell’UE di uniformare le loro leggi sul whistleblowing. L’obiettivo è assicurare a tutti i lavoratori europei gli stessi diritti e protezioni. Per le aziende, significa l’obbligo di implementare sistemi che facilitino la segnalazione di illeciti, garantendo l’anonimato dei lavoratori. D
Novità normative: D.Lgs 24/2023
Il Decreto Legislativo n. 24/2023 introduce significative novità nella disciplina del whistleblowing in Italia, conformemente alla Direttiva Europea 2019/1937. Questo decreto prevede l’obbligo per le aziende e organizzazioni di introdurre canali di segnalazione interna degli illeciti e modalità di protezione del segnalante. Inoltre, amplia le tutele per chi segnala e i suoi familiari e predispone nuovi canali di segnalazione degli illeciti, sia interni che esterni, quest’ultimi istituiti presso l’ANAC.
Tempi di adeguamento e scadenze importanti
Le aziende devono attenersi alle seguenti scadenze per l’adeguamento alla nuova normativa:
- 15 luglio 2023: Data in cui le nuove disposizioni entreranno in vigore per tutte le aziende coinvolte, escluso il settore privato con meno di 250 dipendenti.
- 17 dicembre 2023: Data in cui anche le aziende con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 249 dovranno adeguarsi alla normativa del whistleblowing.
Sanzioni per mancato adeguamento
Le sanzioni per il mancato adeguamento variano dai 5.000 ai 50.000 euro, a seconda della natura della violazione. Queste includono sanzioni specifiche per attività ritorsive nei confronti del segnalante o violazioni dell’obbligo di riservatezza, nonché per la mancata implementazione dei canali di segnalazione e l’adeguata gestione delle segnalazioni.
Conclusioni e riflessioni
Le aziende italiane devono essere preparate a navigare questo panorama normativo in evoluzione. Implementare sistemi efficaci di whistleblowing interno non è solo una questione legale, ma un passo fondamentale verso la costruzione di una cultura aziendale basata sulla trasparenza e sull’integrità. In questo modo, non solo si rispettano le normative ma si contribuisce attivamente a creare un ambiente lavorativo più giusto e sicuro.
Factorial, il software HR per whistleblowing
Factorial è il software HR che ti permette d’implementare un sistema per il whistleblowing.
Con Factorial hai la certezza di utilizzare una funzionalità conforme ai requisiti UE. Questo significa che i lavoratori possono inviare le richieste per iscritto o verbalmente con la garanzia di mantenere l’anonimato.
La funzionalità “Reclami” è molto semplice da utilizzare. Il dipendente accede a una pagina dedicata dalla quale può:
- Compilare il modulo di richiamo
- Fornire informazioni dettagliate sull’episodio accaduto o in corso
- Allegare documenti e altre prove
Inoltre, il documento preparato è protetto da una password scelta dal lavoratore. Una volta inviata la segnalazione il lavoratore riceve un “numero di reclamo” che può utilizzare per verificare lo stato d’avanzamento della segnalazione.
Tutte queste operazioni possono essere svolte semplicemente utilizzando l’app Factorial. Una volta aperta basta scorrere fino alla sezione “Reclami” e quindi procedere con l’inserimento delle informazioni.
In più, hai la possibilità di designare un responsabile dei reclami, il quale si occuperà di gestire tutte le segnalazioni secondo quanto previsto dalla Direttiva UE.
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